La Ristorazione....dopo il COVID-19
In queste settimane di "quarantena" ho ripreso in mano tanti aspetti della mia vita immaginando come sarà il rientro alla quotidianità quando tutto "ripartirà".
Non sarà certo come lo abbiamo lasciato e difatti sto letteralmente "ridisegnando" il mio business ricostruendo i budget sulla situazione attuale.
Pensiamo solo un attimo al settore dell'accoglienza e della ristorazione.
Penso agli hotel che vivevano esclusivamente sul turismo estero e che passeranno sicuramente un 2020 da ricordare, chiaramente in senso negativo. Penso anche ai ristoranti che vivevano a loro volta sulle prenotazione degli hotel che riempivano le camere di stranieri.
Cosa succederà? un disastro.
Nelle situazioni di difficoltà guardo sempre il bicchiere mezzo pieno focalizzandomi sulle opportunità piuttosto che sui problemi e voi?
Personalmente mi reputo fortunato, o visionario, a gestire a Milano dei business di ristorazione incentrati su una clientela radicata sul territorio senza mai essermi "appoggiato" ai vari concierge di grandi Hotel che, a fronte di una fee (in nero), ti prenotavano tavoli di clientela straniera.
Se avessi anche io usato questi "canali" - dipendenza dai concierge - per riempire le nostre attività, avrei scelto, oggi, di non riaprire nemmeno più ..come forse faranno alcuni 😞.
Io invece no: i miei Clienti non sono dei "numeri" di una camera inviati da un portiere d'albergo ma sono Nomi e Cognomi, sono persone che ci stimano, che ci apprezzano e che ci vengono a trovare anche 3 volte in una stessa settimana. Sapete perché?
Perché trovano casa, calore, accoglienza, relax, si sentono parte della nostra attività e apprezzano molto i nostri sacrifici, condividendoli.
🤞Non a caso da due giorni ho emesso sul mercato i Jazz Dining Bond
https://www.tavernavisconti.it/dining-bond//
e ne ho già veduti a decine. Sapete chi sono gli acquirenti? Sono loro, i nostri Clienti. Di loro conosciamo tutto: conosciamo le loro abitudini, le loro preferenze, le loro allergie, abbiamo nomi, cognomi, numeri di telefono, email e per riservare un tavolo ci chiamano direttamente senza bisogno di un portiere d'albergo. Ecco il motivo per cui non ho paura di ripartire, anzi, non vedo l'ora e sono certo che anche per questo saremo selezionati e apprezzati ancor di più.
Me lo immagino così:
Ci sarà un cambio di prospettiva per noi imprenditori e spero con il cuore anche per i Clienti. A loro consiglio di venire nei nostri ristoranti con meno astio, consiglio di sedersi con tranquillità - quella tranquillità che abbiamo riscoperto a causa del COVID 19 - e se sbagliamo qualcosa, consiglio di dircelo subito, così cercheremo di correggerci, magari bevendo un bicchiere insieme e ne discuteremo "vis a vis" senza la necessità di nascondersi dietro ad una recensione fredda e spesso poco costruttiva.
Cerchiamo di stare bene e di ritrovare il piacere di stare a tavola, di riunirci, di confrontarci di più, proprio come si faceva una volta.
Volete rimandare indietro un piatto perché non è buono? Fatelo ma senza astio!
Sarà necessario costruire filiere di rapporti di interscambio tra allevatori, pescatori, coltivatori, contadini, artigiani, cuochi, per realizzare collaborazioni sempre più virtuose e intese inossidabili.
Ecco come me lo immagino...e tu?
🆘SCRIVIMI, sono sempre a disposizione se hai voglia anche tu di un confronto su come "ridisegnare" il tuo business ⤵️ :